PARQUET: PROBLEMATICHE

In tantissimi di noi vorrebbero il parquet in casa per la sua resa estetica e il calore che conferisce alla casa.
Spesso, durante la scelta, lo si scarta perchè delicato, o perchè costoso. Qualcuno per ovviare al problema del costo cerca dei parquet al economici, senza considerare che il legno è un materiale vivo e che per questo i problemi in caso di scarsa qualità sono non pochi….

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Composizione

Il parquet può essere di differenti tipologie: Massello , 2 strati o 3 strati.
Il massello come dice la parola ha un unico strato di legno pieno. Questo ne aumenta il prestigio, ma ne muta anche la stabilità in quanto il 100% del materiale è legno, quindi “vivo”. Il legno 2 strati ha uno strato di legno massello e una parte sottostante in multi-strato lavorato e tagliato per “contrastare” i movimenti del legno in superficie. Infine il 3 strati è un due strati con in più un altro livello di legno massello non lavorato o rifinito per dare un ulteriore stabilità. Ne consegue che il massello è più prestigioso ma instabile e che i 2 e 3 strati hanno meno legno ma la stabilità conferita permette di realizzare plance più grandi. Inoltre queste seguono più processi di lavorazione in quanto gli strati vanno incollati tra di loro. Questa è una velocissima descrizione del legno, a cui ne consegue poi una estetica.

Finitura

Ovvero una volta deciso se un massello, un 2 o un 3 strati va deciso colore ed effetto. Per quanto riguarda il colore del legno può essere ottenuto tramite: oliatura, verniciatura o resinatura. La lavorazione superficiale ne cambia la resa estatica, la manutenzione (un articolo qui: ) e la resistenza a graffi, urti etc.

Questa intruduzione fa capire quanti processi debba seguire il legno per diventare il parquet con dimensione e colorazione adatta alle vostre esigenze. Tutte questa lavorazioni vanno fatte nel modo giusto poiche abbiamo a che fare con un materiale vivo e che quindi se non viene essicato, incollato e rifinito bene può avere problemi futuri che vorrei oggi analizzare con voi.

Quando il legno si scolla

Il legno può SCOLLARSI.
Mi è capitato di vedere doghe in cui probabilmente era stata usata una colla di bassa qualità, che qualche dopo il montaggio, con umidità e utilizzo, si sfogliano, facendo staccare la parte superficiale del legno dal supporto. Se questo accade la soluzione può essere con infiltrazioni di colla per riattaccare le due parti (operazione difficile e da poter fare su qualche doga, non su pavimenti interi). In alternativa sostituire il pavimento (bella scocciatura se la casa è abitata)

Quando il legno si alza

Problema differente è quello in cui il legno si scolli dal massetto sottostante. Può accadere che il legno non sia ben stabilizzato (questo dipende o da un errata lavorazione, o da un utilizzo di un legno non ben essicato o troppo giovane) e che quindi risente di secchezza, umidità nell’ambiente e si muove tanto da alzarsi e scollarsi da terra. Se si presenta questa problematica c’è ben poco da fare in quanto il legno è scollato e probabilmente anche deformato, quindi non più utilizzabile.
Ovviamente questo puo’ accadere anche in caso di perdita di acqua o rottura di tubazioni o elettrodomestici, ma in quel caso la colpa non è imputabile al materiale, ma è solo sfortuna. Un altra possibilità è che si scolli per utilizzo di colle non buone non in fase di lavorazione, ma in fase di montaggio, quindi attenzione a chi vi affidate e ai prodotti che utilizza il posatore.


Devo su questo punto fare una parentisi. Da un cliente mi è capitato di vedere del parquet lasciato in acqua qualche giorn, a causa della rottura della lavastoviglie, gonfiarsi e , una volta asciugato e passato un po’ di tempo, tornare planare. Questo è un caso rarissimo, ma è un esempio di come certe aziende lavorino con cura e attenzione i prodotti evitando belle scocciature all’acquirente finale.

Quando le finiture non sono di qualità

Il parquet può essere di scarsa qualità, o avere finiture che lo sono e quindi si sfoglia, soprattutto attorno ai nodi o spaccature. Questo essendo un problema superficiale è piu’ risolvibile degli altri. Si può intervenire nutrendolo, levigandolo o sostituendo la/le doghe rovinate.

Se la finitura non è di qualità fa si che il legno, materiale già di per se abbastanza delicato, si rovini più del normale. Ovvero può essere meno resistente ad urti quotidiani, o macchiarsi più facilmente. E’ difficile capire la qualità di un parquet da questo poichè tutti i parquet non tollerano urti e si macchiano.

Infine se le finiture non sono di qualità si scoloriscono o cambiano colore più in fretta del dovuto. Anche questa non è una regola fissa, perchè come già detto il legno è vivo e quindi cambia con il passare del tempo, ma comunque rispetta dei parametri per cui un legno in rovere naturale di certo non può dopo 2 anni diventare completamente grigio se non è sottoposto a situazioni particolari od estreme.

Quello che respiriamo

Nell’introduzione sul legno abbiamo parlato di colle, oliature, resine e vernici. Queste, soprattutto oggi con i riscaldamenti a pavimento, evaporano e sono parte dell’aria che respiriamo in casa. Per questo motivo non dovremmo valutare lavorazioni che non rispettano normative o con prodotti economici o tossici. Ne va della qualità dell’aria che si respira in casa e non è da prendere sottogamba come tematica.
Oltre ai materiali che vengono utilizzati in fase di “costruzione” del legno sono da valutare come gia’ detto anche quelli impiegati da chi incollerà e poserà il parquet.
Non per ultimo è da considerarsi anche la manutenzione quotidiana del pavimento e informarsi su quali siano i prodotti più indicati e capire che siano di qualità e il più possibile naturali in quanto il legno si nutre di essi che poi lentamente evaporano e finiscono, proprio come detto prima, nell’aria di casa. (questo è un detergente per parquet oliati che continuo a consigliare tantissimo )

Considerazioni:

  • Il legno, a differenza di altri pavimenti è vivo, quindi se non è lavorato bene dà molti problemi. Era uscita anni fa un articolo che mostrava dei funghi cresciuti sul legno di una ragazza andata in vacanza. Probabilmente era una fake, ma faceva sorridere. ( https://www.lastampa.it/savona/2016/12/19/news/savona-funghi-cinesi-nel-parquet-del-salotto-1.34758450 ).
  • Il parquet segue diverse lavorazioni, che se non sono ben eseguite comportano scollamenti, rigonfiamenti.
  • Il pavimento (questo vale per tutti i pavimenti) deve essere montato da persone qualificate e che usano i giusti
  • materiali per garantirne la durata nel tempo.
    Le doghe sono attaccate sul massetto che deve seguire un processo di asciugatura per far si che non ci sia umidità che potrebbe compromettere l’adesione dei materiali su di esso.

IL LEGNO SE NON E’ BUONO, SI GONFIA, SCOLLA, SFOGLIA, MUOVE, FESSURA, tutte cose che comportano lo smontare i mobili togliere il pavimento e rimontarlo per poi risistemare i mobili con un conseguente disagio e spesa per chi vive la casa. Non per spaventarvi, ma davvero per non incorrere in ciò valutate solo materiali di qualità e certificati, o in alternativa prendete in considerazione le tante alternative presenti sul mercato.

Alternative al legno:

Gres porcellanato effetto legno: è più freddo e ha le fughe, ma è indistruttibile e non si macchia.
Laminato: non ha fughe, è abbastanza caldo, ma soffre l’umidità, se di qualità dura anni e resiste ad urti e macchie.
Pvc: non ha fughe, non teme l’umidità, ha una buona resistenza agli urti e non si macchia.
https://www.homeiswhere.it/blog/2019/03/19/pavimenti-flottanti-di-nuova-generazione/

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